"Il giorno seguente non morì nessuno": inizia così "Le intermittenze della morte", uno dei romanzi più amati e celebrati del romanziere, poeta e drammaturgo portoghese José Saramago. L'inconfondibile voce di Francesco Pannofino dà corpo alle pagine ironiche, immaginifiche e paradossali del Premio Nobel per la letteratura 1998, e trasporta il pubblico in una sfrenata meditazione sull'implacabilità della morte, che è però anche un inno alle due sole forze che possono, forse, mettere un freno al suo potere: la musica e l'amore.